Posso allontanare un collaboratore per fatti estranei all'attività sportiva ?
- Redazione
- 11 apr
- Tempo di lettura: 1 min

Posso allontanare un collaboratore che si è macchiato di reati per fatti estranei alla vita associativa?
Argomento dibattuto da tempo.
Certo è che nessuno vorrebbe all’interno della propria organizzazione sportiva un soggetto che ha commesso fatti riprovevoli al di fuori della attività lavorativa.
Posso allontanarlo? Se si con che procedure ?
Ogni caso è ovviamente a sé stante e ogni caso specifico deve essere valutato sotto l’attenta cura di un legale specializzato ( nel nostro caso consigliamo al riguardo l’avvocata Carlotta Toschi del Foro di Bologna) ma possiamo dare una piccola panoramica riassuntiva al riguardo.
Esempi:
Caso di Violenza Domestica
La sentenza n. 31866 dell'11 dicembre 2024 ha stabilito che una condanna per violenza domestica può legittimare il licenziamento per giusta causa, anche se la condotta è stata posta in essere al di fuori dell'ambito lavorativo. La fiducia è un elemento imprescindibile del contratto di lavoro, e la sua violazione può giustificare il licenziamento.
Caso di Stalking
La sentenza n. 4797 del 24 febbraio 2025 ha confermato che una condotta extralavorativa di stalking può costituire giusta causa di licenziamento se la sua antisocialità e riprovevolezza minano irreparabilmente il vincolo fiduciario tra dipendente e datore di lavoro.
Un collaboratore non si può “licenziare“ perché il licenziamento è un istituto applicabile al solo lavoratore dipendente ma le due sentenze sopra riportate potrebbero essere motivo di riflessione anche nel mondo sportivo.
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